C'era una volta una tartaruga egoista che non voleva aiutare nessuno. Un giorno arrivò un coniglietto e gli chiese posto a tavola perchè aveva molta fame e neanche una piccola carota da mangiare, ma la tartaruga che aveva cibo in abbondanza non l'accolse e lo mandò via. Quando arrivò l'inverno la tartaruga non aveva messo nulla da parte ed era troppo lenta per riuscire a procurarsi il cibo necessario prima che cadesse la neve. Il coniglietto invece, velocemente riuscì a trovare cibo a sufficienza. Quando la tartaruga lo vide correre veloce con tante carote, gli chiese se poteva lasciarne qualcuna per lei che non aveva fatto in tempo, il coniglietto che non aveva dimenticato il torto ricevuto rispose che aveva fretta e che non poteva certo fermarsi ad aiutarla, fu così che andò via e la tartaruga restò senza cibo. Questa favola vuole far capire che non bisogna essere egoisti e che bisogna aiutare gli altri quando se ne ha la possibilità.
Gioele, 7 anni, seconda elementare.
*dal compito: inventa una storia
martedì 23 gennaio 2018
Mi leggi una storia?
Quando si legge o si racconta una storia bisogna crederci. Quando sfogli un libro insieme a un bambino, toccate le pagine, vi fate rapire dai disegni e dai colori. Quando cominci a scorrere le parole, non hai più a che fare con una sequenza di lettere e carta stampata, la storia diventa viva, voi siete nella storia, voi siete la storia. Quella favola o fiaba, sono vive per il bambino che ascolta rapito, con il tempo per qualche minuto sospeso, quelle storie sono reali tanto quanto quello che ha mangiato a cena o il pigiama che indossa, per questo non c'è altra via se non credere alle storie, vivere completamente la storia che si sta raccontando. Se per il bambino è un processo normale e fisiologico, per l'adulto è un esercizio che presuppone libertà e fantasia, sguardo libero e abbandono allo stupore. Solo così si potrà continuare a far vivere le storie.
martedì 16 gennaio 2018
La tartaruga egoista
C'era una volta una tartaruga egoista, questa tartaruga abitava in un appartamento bello e spazioso, un giorno bussò alla sua porta una gatta senza casa a chiedere ospitalità. La tartaruga le rispose: "vai via che non c'è spazio e poi non hai niente da darmi", così la gatta triste andò via. Dopo qualche giorno la tartaruga stava andando a una riunione molto importante, aveva solo 10 minuti per arrivare, ma dato che era molto lenta, non avrebbe fatto in tempo. Passava di lì la gatta, appena la tartaruga egoista la vide, le chiese un passaggio per poter arrivare in tempo, ma la gatta, arrabbiata per l'altro giorno, si rifiutò e le disse: "cara tartaruga, visto cos'hai guadagnato ad essere egoista?"
La morale della favola è che: un giorno qualcuno viene a chiederti aiuto, e tu puoi decidere se darlo o no, ma capiterà che un giorno sarai tu ad aver bisogno di aiuto e se tu sei stato egoista riceverai lo stesso trattamento.
Davide, 7 anni, seconda elementare.
*dal compito d'italiano: "inventa una favola dal titolo: la tartaruga egoista"
La morale della favola è che: un giorno qualcuno viene a chiederti aiuto, e tu puoi decidere se darlo o no, ma capiterà che un giorno sarai tu ad aver bisogno di aiuto e se tu sei stato egoista riceverai lo stesso trattamento.
Davide, 7 anni, seconda elementare.
*dal compito d'italiano: "inventa una favola dal titolo: la tartaruga egoista"
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